DJ Set e Licenze Come essere in regola
DJ SET E LICENZE COME ESSERE IN REGOLA
L’estate appena iniziata ha segnato il ritorno a pieno regime delle attività per la musica dal vivo: la ripresa del settore live non ha riguardato solo i musicisti, ma anche i DJ, categoria che – tra quelle interessate dallo stop alle pubbliche esibizioni imposte per arginare il diffondersi della pandemia – è stata senza dubbio la più colpita.
Quella dei DJ set è una pratica che, soprattutto negli ultimi anni, grazie alle nuove soluzioni offerte dal settore pro audio sta interessando non solo i grandi club deputati a ospitare gli assi della consolle internazionali, ma – proprio come i concerti – tutti gli spazi dedicati alla socialità, dai circoli ricreativi alle feste private, passando per locali pubblici come pub, ristoranti, stabilimenti balneari e circoli sportivi fino alle feste private. In tanti, soprattutto tra i giovanissimi, si stanno cimentando nell’attività di disc jockey, chi per passione chi con la speranza di farlo diventare, prima o poi, un vero lavoro. Attenzione, però, perché una consolle, un impianto audio e tanta buona musica non sono gli unici dettagli a cui deve badare un DJ:
ecco, di seguito, una serie di FAQ curate da SCF – società che in Italia gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti ai produttori discografici per l’utilizzo in pubblico di musica registrata – per organizzare il vostro DJ set a norma di legge.
DJ SET E LICENZE COME ESSERE IN REGOLA
1) quali licenze sono necessarie perché un DJ set sia a norma di legge?
Per svolgere l’attività di Deejay, anche con natura occasionale, occorre acquisire la licenza per la “copia tecnica”, ossia la riproduzione dei brani che si andranno a suonare durante il dj-set sui propri device e archivi di memoria.
2) Dove è possibile ottenere la licenza? Quanto costa?
La licenza può essere acquisita on-line sul sito SIAE all’indirizzo www.siae.it e presso tutti gli sportelli SIAE attivi sul territorio; il compenso annuo complessivo è di 279€ (oltre IVA) di cui 199€ per diritti d’autore (SIAE) e 80€ per diritti connessi (SCF).
3) Per quanto tempo si resta coperti dall’acquisizione della licenza?
La licenza ha durata dalla data di sottoscrizione e fino al 31 dicembre dello stesso anno.
4) anche i diritti connessi? Cosa sono?
I diritti connessi sono i diritti che spettano alle case discografiche e agli artisti interpreti ed esecutori per lo sfruttamento economico dell’opera registrata su supporto fisico o digitale (interpretazione eseguita dall’artista grazie all’investimento e all’organizzazione imprenditoriale di un produttore). Sono quindi complementari al diritto d’autore che spetta ad autori, compositori ed editori per lo sfruttamento economico dell’opera dell’ingegno, intesa in senso astratto, così come immaginata e composta (la partitura musicale e/o il testo letterario). Per svolgere l’attività di deejay in piena regola occorre pertanto acquisire entrambe le licenze.
5) La licenza è necessaria nel caso in cui il DJ set si tenga nell’ambito di una festa privata ?
La licenza è sempre necessaria quando si presta l’attività di Deejay, a titolo gratuito od oneroso, occasionalmente o con carattere di professionalità, indipendentemente dalla location e dal contesto in cui il dj-set è organizzato.
6) La licenza è a carico del DJ o dell’organizzatore dell’evento?
La licenza per la c.d. “copia tecnica” è a carico del DJ, che in difetto ne risponde personalmente; l’organizzatore dell’evento o il titolare del locale avrà invece l’onere di corrispondere i compensi, per diritto d’autore e diritti connessi, dovuti per la diffusione (c.d. comunicazione al pubblico) nell’ambito della serata.
7) Che rischi corre un DJ che venga trovato a esibirsi senza licenza? Chi può rilevare l’infrazione, e in che modo?
Ai sensi della legge sul diritto d’autore, l’esibizione di un Deejay in assenza della licenza “Diritti connessi” può essere sanzionata in sede civile, amministrativa e penale, qualora l’utilizzo avvenga a scopo di lucro. L’infrazione può essere rilevata anche dai pubblici ufficiali in occasione di controlli presso la sede dell’evento. Ai sensi della normativa vigente (art. 171 L.d.A e ss.) il fatto, commesso per uso non personale, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da Euro 2.582,00 a Euro 15.493,00.
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