Il Ritorno del Vinile
IL RITORNO DEL VINILE, moda passeggera o realtà ?
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso del ritorno del vinile, di riscoperta del 33 giri e di quanto il disco sia tornato ad essere un oggetto da possedere.
Molti artisti oltre all’uscita digitale ed a quella (in calo costante) su CD affiancano ormai anche un uscita in Vinile solitamente destinata a collezionisti e fans ed in numero di copie limitato.
Sia che si tratti di nuove uscite, che si tratti di possedere copie originali di dischi storici, il fermento si avverte sia sul web che nei vari mercatini e negozi di vintage che nascono in ogni angolo del paese.
Ad alimentare questa tendenza ci si mettono anche i film ed i telefilm dove, sempre più spesso, vediamo i protagonisti che ascoltano la loro musica utilizzando i mai dimenticati dischi.
A questo punto viene da chiedersi:
il Vinile verrà poi ascoltato oppure finirà in una libreria al fianco di Libri in bella vista nei salotti ?
Tutti quelli che acquistano il disco hanno a disposizione comodamente l’attrezzatura necessaria per un buon ascolto ?
Sicuramente ognuno di voi avrà un parere ed una risposta differente sul ritorno del vinile, noi come addetti ai lavori non possiamo ignorare quello che succede in campo musicale.
Quindi, analizzando il mercato, possiamo vedere che i grossi artisti riescono a vendere anche le copie del loro lavoro anche sul supporto più classico, magari a numero limitato ed a prezzi a volte esorbitanti mentre, per tutti gli altri non facenti parte degli artisti “collezionabili”,la risposta è decisamente diversa.
Se fate con continuità esibizioni live e avete dei fan molto affezionati, se avete un buon seguito sui Social allora a quel punto il ritorno del vinile può essere per voi anche una risorsa economica, magari personalizzando rendendolo “unico” per i vostri seguaci.
Un discorso differente invece possiamo farlo in ambito musica dance, che fino alla fine del secolo scorso era quasi esclusivamente utilizzata per lavoro o ascolto su dischi mix.
I brani definiti “commerciali” sicuramente non hanno nessuna speranza di avere un mercato del vinile al momento, mentre per i generi di nicchia come la “techno”sempre più produttori e DJ scelgono di utilizzare anche il vinile nei loro djset o esibizioni live e, a dire il vero, alcuni di questi professionisti non lo hanno mai abbandonato del tutto.
In ambito Dance e sottogeneri vari, nel 90% dei casi si tratta di Mix autoprodotti in pochissime copie ma stiamo assistendo anche ad un fenomeno particolare, infatti alcune etichette specializzate in generi di nicchia stampano e distribuiscono anche direttamente sui loro siti internet le copie dei loro dischi, senza dimenticare negozi storici come DiscoPiù ed anche in questo caso possiamo parlare di un vero ritorno del vinile.
Prendiamo quindi atto che, oltre ad una scelta dettata dall’immagine, esiste anche un mercato dove posizionarsi se si dispone del giusto artista e del giusto brano.
Andiamo all’analisi della qualità e del costo per stampare il vostro vinile:
Oggi le stamperie di dischi si contano sulle dita di una mano, quindi i prezzi saranno sicuramente più alti che in passato e i tempi di consegna saranno abbastanza lunghi.
Per prima cosa controllate la grammatura del supporto, è importantissima per la qualità del suono e per la durata nel tempo, quindi optate per il 180 grammi evitando pesi inferiori.
State molto attenti alle durate dei brani che volete inserire, infatti il vinile rende meglio se non si superano determinati minutaggi sia che si tratti di 33 Giri che di Mix a 45 Giri.
Le quantità che andrete a stampare saranno sicuramente adeguate alla vostra Fan Base, comunque le stamperie partono da almeno 100 copie dove i costi partono da almeno 6/7 euro a copia arrivando fino ai 10/12 Euro a copia, ai quali andranno aggiunti quello del MASTER, da fare tenendo conto di parametri ai quali oggi non siamo più abituati ad utilizzare in questa epoca digitale, molto importante quindi in fase di finalizzazione dei brani, affidatevi quindi ad uno studio di mastering abituato a lavorare con i vinili, infine da non dimenticare anche il costo del trasporto, trattandosi di vinili il peso non sarà indifferente, questo particolare andrà ad aumentare il costo unitario del vostro disco.
Nel caso vogliate autoprodurvi il disco album o mix che sia, non dimenticate che dovrete apporre su ogni copia il Bollino Siae che andrà richiesto direttamente sul sito della SIAE altrimenti, in caso di un controllo, avrete copie pirata con tutte le conseguenze amministrative e penali del caso.
Per concludere diamo alcuni dati statistici ed alcuni numeri per capire il fenomeno del ritorno del vinile :
Il 2018 ha sancito in Italia e nel mondo una crescita del 13% rispetto all’anno precedente.
A fare da padroni di questa classifica le band ed i dischi storici ristampati dove troviamo al primo posto “The Dark Side of The Moon” dei leggendari Pink Floyd e le storiche raccolte dei Queen (grazie al film molto chiacchierato sulla storia di Freddy Mercury), dove però si sono inseriti a sorpresa nella top ten dei più venduti nel 2018 i Noiz Narcos, Sfera Ebbasta e Cesare Cremonini, facendo entrare tra gli amanti del vinile anche una generazione completamente nuova.
Quindi diamo ufficialmente il bentornato ai tanto amati vinili che siano vecchi da collezione oppure nuovi di zecca.